Veronika Guzalian: da Oriente ad Occidente in viaggio fra trame, tessuti, colori e culture. Così nasce l’artista. E per lo sport i riferimenti sono Federica Pellegrini e Giorgio Petrosyan

Da Bergamo a Bali passando per spiagge incantate, natura incontaminata, sfumature variopinte e profumi lontani. Tutto questo è contenuto e traspare a gran luce da ognuno dei capi realizzati da Veronika Guzzalian, brillante stilista italo-armena con radici che sprofondano nei colli emiliani, così come sulle antiche mura della città di Bergamo, nelle meravigliose spiagge sarde così come sulle vette dei monti armeni.

Dal gioco al mestiere il passo è stato breve

Ci troviamo l’una di fronte all’altra, sedute ai piedi di Bergamo alta, mentre Veronika mi racconta la sua storia colma di avventure ed emozioni. Sicuramente una storia non comune, non di certo una di quelle fatte di abitudini e punti fissi.

“ è nato tutto quasi per gioco: verso i 16 ho iniziato a personalizzare il mio abbigliamento e pian piano è successo che questo piacesse a molte persone che avevo intorno. È stato così che alcune hanno iniziato a chiedermi se potessi modificare anche i loro capi”

Dalla Sardegna all’Indonesia il passo non si è allungato di tanto…

Modifica qui ed aggiusta là, intorno ai 20 anni, sulle spiagge della Costa Smeralda, Veronika viene notata da una stilista più esperta che le propone una collaborazione che la condurrà direttamente nella verdissima ed esotica Bali, in Indonesia.

“Hai accettato così su due piedi?”

“Non ci ho pensato molto. Tante persone mi hanno scoraggiata ma fortunatamente non la mia famiglia. In loro ho sempre trovato supporto e così sono partita. Dopo un anno di collaborazione non mi era ancora chiaro che tipo di percorso avrei voluto intraprendere: ero, e sono tuttora, molto appassionata anche di teatro e danza. Non sapevo quale tra queste inclinazioni mi avrebbe condotta a viaggiare per il mondo che, alla fine, era l’unica cosa che desideravo fare”

 Desideri trasformati in obiettivi. Obiettivi diventati realtà.

India, Africa, Nord e Sud America, Medio ed Estremo Oriente, il tutto visitato come “ricercatrice”, vivendo insieme alle genti del posto ed assaporandone l’essenza.

“Ho viaggiato e viaggio moltissimo. Dopo la mia prima esperienza balinese ho deciso di tornare in Italia e laurearmi in scenografia e teatro presso l’accademia di Brera. Ho subito iniziato a lavorare, ho rincontrato la stilista con la quale ho mosso i primi passi e dopo alcuni anni di lavoro insieme ho deciso di prendere la mia strada”

“viaggio per trovare il modo di sopravvivere in un paese diverso”

Dunque un viaggio che parte quasi da una sfida, una tensione che probabilmente affonda le proprie origini nelle radici armene di Veronika. Questa spinta verso paesi diversi e la sua forte attrazione per le tradizioni etniche e per l’espressione della bellezza attraverso i costumi l’ha condotta da Oriente ad Occidente.

“Viaggiando ho passato esperienze incredibili; per esempio ho vissuto in prima persona lo tsunami che ha coinvolto tutta la zona indo-asiatica nel 2004. Mi trovavo in Thailandia, ho visto il mare ritirarsi e poi arrivare l’onda che ha travolto tutto intorno. Mi sono salvata arrampicandomi su una pianta, l’istinto di sopravvivenza ha prevalso. Ricordo che nei giorni successivi vagavo per Bangkok senza quasi una meta, raccogliendo i bottoni che trovavo per strada e che avrei poi utilizzato per creare delle camicie.

Ora mi muovo soprattutto tra Bali, dove ha luogo il mio processo creativo, e la costa Smeralda dove mi reco durante il periodo estivo per proporre le mie realizzazioni”

“L’Indonesia… com’è stato iniziare tutto quanto in un paese così lontano, dove si parla una lingua completamente diversa e dove regna una cultura che non è quella in cui sei cresciuta?”

“ non è stato subito tutto semplice, anzi. Ho incontrato differenti problematiche e la lingua era una di quelle. Ora parlo l’indonesiano come l’italiano ma inizialmente mi sono aiutata ascoltando le persone e leggendo un manuale di inglese per indonesiani. Poi con il tempo ho acquisito la lingua. Dal punto di vista culturale invece devo dire che il patrimonio di queste popolazioni mi è stato di grande aiuto. La gente che abita quei territori vive nel presente: imparare questo mi ha assistito nelle difficoltà”

 “la casa deve essere dentro di te”

Veronika ci racconta di come il tempo in Indonesia sia più dilatato e per questo più affine alle necessità che le sue produzioni richiedono.

Ci parla della tranquillità delle popolazioni locali, sempre disponibili e sorridenti e di quanto la natura che circonda tutto renda quella terra particolarmente fertile per coltivare le proprie virtù creative.

Sole, spiagge mare… costumi!!

“Faccio di molte cose: borse, accessori, abbigliamento di vario genere anche se ultimamente, proprio per il fatto che le mie proposte trovano espressione soprattutto nel periodo estivo e principalmente in località di mare, concentro le energie per lo più nella lavorazione di costumi da bagno ed abiti leggeri”

Un mestiere, mille ruoli

“ideazione, realizzazione, produzione, distribuzione. Non farai tutto da sola?!”

“in realtà si. Attualmente mi occupo di tutto, infatti sono immersa nel mio mondo perché c’è talmente tanto da fare che sono sempre dentro a tutto questo processo. Uno degli aspetti che mi piace di più del mio lavoro è che ciclicamente cambio ruolo. Ideatrice, realizzatrice e commerciante…

Ora voglio concentrarmi di più anche sulle possibilità che avrei aprendomi maggiormente ai canali web.

Non solo moda!

“ogni giorno pratico sport. Dalle danze allo yoga faccio un’po’ di tutto. Boxe, kickboxing, surf. Amo muovermi, soprattutto a ritmo di musica e, probabilmente, proprio per questo motivo una delle attività che ho portato avanti maggiormente è stata la capoeira”

Effettivamente anche il suo corpo ci parla della sua attrazione per il movimento. Veronika è davvero in grande forma, un’atleta a tutti gli effetti. Questa vena sportiva traspare anche in molti dei capi che propone; guardando i meravigliosi costumi bicolor e colmi di interessanti intrecci che adornano schiene e ventri di donne di tutte le età, si scorge molto spesso un taglio che combina due elementi essenziali che Veronika sembra incarnare: femminilità e sportività.

Quali sono i tuoi modelli di sportivi?

Ammiro Federica Pellegrini perché è una sportiva fortissima, ma ha anche un grande stile. Mi piacerebbe disegnare un costume ispirandomi a lei…e, se potessi farglielo indossare, sarebbe una grande soddisfazione. Poi sono molto interessata al Campione del Ring Giorgio Petrosyan, che è armeno e italiano come me. In questo caso mi piacerebbe disegnare e realizzare un pantaloncino da combattimento dedicato a lui e alle sue leggendarie imprese”.

“prossime tappe??”

“Brasile, sono in partenza, tra due giorni ho l’aereo e fino a fine mese sarò impegnata là”

Sempre in viaggio insomma.

In bocca al lupo Veronika!

articolo a cura di:

Giorgia Bombardieri

 

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