TRIATHLON CHE PASSIONE. FEDERICO CORTINOVIS RACCONTA LA SUA ESPERIENZA

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In data 26 maggio, a Toscolano Maderno, si è tenuta la II edizione XTERRA, Triathlon.

XTERRA è un circuito mondiale di triathlon cross, quindi con mountain bike.

Si nuota per 1500 metri per poi percorrere 32 km con la mountain bike (inizialmente la lunghezza era di 36 km ma poi ridotta a 32 km) e terminare la gara con 11 km di corsa finale nel sentiero sterrato.

Una squadra bergamasca, la Tri Race Rock Team era rappresentata da due atleti, Federico Cortinovis e Alessandro Vitale.

Noi  siamo andati a sentire l’esperienza di Federico a fine gara in questa prestigiosa competizione.

Ciao Federico, ci puoi raccontare come ti sei preparato per questo evento?

<<È dura, ma è divertente, siamo un bel gruppo di amici e più che una preparazione vera e propria diciamo che è solo un divertimento.

Oggi c’erano 37 professionisti in gara tra cui il Campione Mondiale in carica e la Campionessa Mondiale in carica del circuito, per cui puoi immaginare che non c’era gara (ride).

L’abbiamo fatta per divertirci, per condividere il nostro spirito di squadra.

La preparazione c’è e consiste come minimo nel nuotare due volte a settimana, andare in bici sempre due volte nell’arco della settimana, e per finire correre due volte a settimana, così puoi reputarti un atleta allenato.>>

 

Sei rimasto soddisfatto del piazzamento finale?

<<Si  molto, perché pensavo di impiegare più tempo, sono sincero. Non ero preparato al 100 per cento, sai, il mio lavoro impone responsabilità e dedizione per cui non ho sempre tutto questo tempo libero da dedicare agli allenamenti, ma appena posso, l’allenamento, è la mia priorità , sempre dopo il lavoro.

Volevo stare sotto le 5 ore di gara e ci sono riuscito abbondantemente perché l’ho fatta in 4 ore e mezza circa, e quindi sono pienamente soddisfatto.”.

 

La parte più difficile di questo percorso quale è stata?

<<Diciamo che in tutte e tre le fasi c’è stata una particolarità ardua. Nel nuoto l’acqua era veramente fredda mentre con la bici c’erano delle pendenze importanti e per finire, nella corsa, c’è stato un tratto sterrato veramente duro sempre per la pendenza, quindi a tratti si faceva fatica a correre per cui mi limitavo a camminare.>>

 

Caspita, un vero sentiero di guerra, quindi immagino che sia importante l’alimentazione per prepararsi ad una gara con queste caratteristiche.

 

“Guarda, secondo me un atleta dovrebbe sapere quanto è importante l’alimentazione nello sport, e permettimi di dire che per gli sport di endurance è fondamentale.

È sempre soggettivo, c’è chi tiene un’alimentazione curata tutto l’anno sulla base di carboidrati e proteine e chi, come me in questo caso, qualche settimana prima dell’evento, comincia a curare colazione, spuntini pranzo e cena. Altrimenti viene a mancare la benzina.>>

Quale è stato il tuo primo pensiero dopo aver raggiunto il traguardo?

<<Una sola parola, soddisfazione! In quanto non avevo mai fatto gare simili a questa. L’anno scorso l’avevo fatta, ma era una distanza nettamente inferiore a questa. Sempre l’anno scorso ambivo a fare questa gara, anche perché la distanza ufficiale, quindi riconosciuta a livello mondiale è questa, il full e infine per il seguente motivo:

la distanza che ti permette di qualificarti ai mondiali è quella che ho fatto io.

Concludere la gara, in un circuito così importante a livello mondiale è stata una grossa soddisfazione per me.>>

Federico, cosa ti ha spinto praticare questo sport?

<<Sette anni fa, mentre guardavo in televisione per puro caso una gara di Ironman, ho visto persone di tutte le età, indipendentemente dal risultato ottenuto, superare il traguardo con estrema felicità, nonostante tutte le mille fatiche del caso.

Ricordo ancora una signora anziana di origine hawaiana che a gara conclusa raccontava questa esperienza e ricordo ancora le sue parole “questo sport, il triathlon, è uno stile di vita.”

Questo racconto mi ha fatto appassionare e mi sono detto:  Anche a me piacerebbe terminare una gara simile con quella gioia, con quel sorriso. Perché questo è un po’ il mio spirito, diciamo, che condivido con tutta la mia squadra, il Tri Race Rock Team di Ellerre, siamo un bel gruppo di amici e per noi questo è puro divertimento.>>

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Questo è Federico Cortinovis, the warrior

 

servizio a cura di : DAVIDE CORTINOVIS

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