Gentili lettori mi sono preso qualche giorno dopo Natale ma, con il nuovo anno, si parte di slancio per proporre e sviscerare argomenti sportivi a voi cari.
Innanzitutto colgo l’occasione del mio primo intervento del 2010 per ringraziare tutti quelli che mi leggono regolarmente e rendono i miei pezzi tra i piu’ “cliccati” nonostante il brevissimo lasso tempo trascorso da quando ho iniziato a scrivere per questo sito.
Quindi vorrei ringraziare Luca Limoli, il padrone e ideatore di questo portale, il quale mi ha dato voce e libertà di esprimere quel concetto a me tanto caro di poter fare calcio “ a modo mio” manifestando i miei pensieri a tutto tondo.
Il 2009 è stato un anno molto importante sportivamente parlando perchè mi ha permesso di continuare nella mia crescita calcistica grazie al superamento del “Corso di Team Manager per squadre di calcio professionistiche” ( solo 80 persone in tutta Italia possono fregiarsi di questo diploma riconosciuto da Coni e Figc) e al conseguimento del Master di Managment Sportivo destinato ai Direttori Generali ed Amministratori di squadre d calcio.
Insomma come avrete sicuramente capito credo nella professionalità del dirigente calcistico e, pertanto, punto a conseguire le massime conoscenze possibili anche nello sport.
Il calcio è affare serio e i titoli contano.
Eccome se contano.
Per fare l’avvocato serve una laurea e una abilitazione professionale non capisco perchè ciò non debba valere per il calcio.
O meglio, non è valso sino a oggi, poiché i tempi stanno per cambiare, per fortuna.
I dilettanti, intesi come quelli che si improvvisano dirigenti (anche nel calcio professionistico), hanno fatto sin troppi danni in questi anni e l’augurio per i Presidenti è che, nell’immediato futuro, detti personaggi se ne stiano a casa loro a curare l’orto, se ne hanno uno, oppure a portare il cane al parco, se ne hanno uno, altrimenti, se proprio debbono fare qualcosa vadano al Bar Sport a giocare a carte.
Certo, gli esempi dei fallimenti calcistici sono davanti agli occhi di tutti, mancano soldi, è vero, ma mancano sopratutto idee e professionalità.
I libri contano, eccome se contano, anche nel calcio dove tutti hanno molto da imparare a livello gestionale, altrimenti non si spiegherebbe come i grandi dirigenti di serie A abbiano conseguito diplomi e frequentato corsi di Gestione Aziendale.
Dalla massima serie in giu’ bisogna capire, cari Presidenti, che, se nel calcio girano soldi, allora la gestione deve esser affidata a dei veri professionisti e non a quisque de populo solo perchè da anni si aggira nei medesimi ambienti (parlo ovviamente di Professionismo e Dilettantismo) vendendosi come santone di grande esperienza.
Il calcio è cambiato, come il mondo del resto, ma il livello culturale dirigenziale è rimasto, nella maggior parte dei casi, il medesimo purtroppo.
Credo che chi non sarà pronto al cambiamento quest’anno naufragherà inesorabilmente.
Già si sentono società in evidente difficoltà economica ed allora, cari Presidenti, se annaspate e non riuscite a risollevare le sorti della vostra squadra perchè non pensate ad una “ristrutturazione aziendale”?
Cosa è la “ristrutturazione aziendale”?
Semplice.
Una procedura posta in esser da professionisti (veri ) che consenta di rimettere in sesto l’azienda secondo un piano programmatico che permetta di trovare l’equilibrio nella gestione delle entrate e delle uscite per consentire, in un lasso di tempo predeterminato, di ripianare i tutti i debiti e ripartire di slancio.
Solitamente ciò avviene per ogni impresa in crisi e molto spesso consente di salvare le società dal fallimento.
Ovviamente questa procedura è applicabile anche nell’ambito del calcio dove, a mio parere, le possibilità di successo non mancano ma, è ovvio, cari Presidenti, che se la vostra società è in crisi non potete che affidarvi a dei veri esperti di questo settore e non a quisque de populo.
Concludo questo mio intervento con un ulteriore ringraziamento ai miei lettori che hanno dimostrato di apprezzare la mia rubrica sulla scoperta dei talenti nelle varie categorie.
Vi anticipo che i miei collaboratori sono all’opera e mi hanno segnalato giovani di sicuro avvenire come lo è stato per Victor (leggi articolo cliccando questo link http://www.bergamosportnews.it/content/view/359/2/ ) che, dopo esser passato per Cologno al Serio, è approdato in serie B al Frosinone.
Presto sarà il momento di altro Brasiliano da me segnalato, ovvero di Wesley da Silva Santana (leggi l’articolo cliccando questo link http://www.bergamosportnews.it/content/view/353/2/ ), che sta per approdare ad una società professionistica dell’Est Europa di serie A ( non faccio nomi per il momento) e, non è detto, che il prossimo anno qualcuno possa riconoscerlo in Champion’s League o in Europa League.
Contano solo i fatti.
Il resto sono chiacchiere da Bar Sport.
Grazie a tutti per l’affetto dimostrato.
Buon 2010