Ci siamo proposti di esprimere a parole ciò che si prova indossando questa maglia, entrando nel PalaNorda di Bergamo per giocare o per tifare questi colori. Il rosso e il blu. Cosa vuol dire far parte di questo gruppo come atleti, dirigenti, tecnici e tifosi. In serie A come nel Settore Giovanile.
Un anno fa abbiamo lanciato l’hashtag #orgogliofoppa, che a chiare lettere denominava un’identità. All’avvio di questa stagione siamo andati oltre e con #BatticuoreFoppapedretti abbiamo sottolineato cosa si prova vivendo le emozioni di questi colori.
Oggi ci riproviamo con #SiamoLaFoppa. E diamo inizio al dibattito dicendovi che è soprattutto un onore!
Un onore per oltre vent’anni di storia: siamo al ventunesimo anno nella massima serie. Ci siamo ancora! Siamo una delle passioni di una città che si stringe intorno alle sue atlete e dà loro forza.
Un onore per ventinove trofei conquistati: otto Scudetti, sette Champions League, cinque Coppa Italia, una Coppa CEV, sei Supercoppa Italiana, due Coppa di Lega di serie B.
Un orgoglio per le migliaia di persone che ogni anno riempiono il palazzetto di Bergamo.
Un orgoglio soprattutto per il rispetto che questi tifosi, le atlete, i tecnici e i dirigenti della Società hanno sempre dimostrato nei confronti degli avversari. Sempre. Nella sconfitta come nella vittoria.
Perché essere la Foppapedretti significa essere leali e accettare i risultati.
Significa fare immensi sacrifici per vivere l’essenza dello sport.
Significa disciplina, rispetto, avere qualità morali che portano a obbedire a particolari valori di correttezza e sincerità anche in situazioni difficili.
Essere la Foppapedretti è avere carattere.
Avere coerenza: vivere nella pratica gli ideali.
Avere per ciascuno dei propri avversari lo stesso rispetto che si sente per i membri della propria squadra
Significa fare scelte morali ed etiche. E non solo sul campo, ma anche nella vita societaria: significa avere prudenza e rispettare gli equilibri economici. E questo è uno dei motivi per cui il Volley Bergamo è ancora oggi protagonista in serie A.
#SiamoLaFoppa perché pratichiamo lo sport per passione, nella massima serie o in Europa come nelle categorie giovanili.
Perché proviamo a vincere senza presunzione e a perdere senza recriminazioni.
Perché nel nostro DNA ci sono Grinta, Cuore, Passione, Entusiasmo e Lealtà.
E non solo sul campo, ma anche facendo il tifo. I nostri supporters sono la chiara rappresentazione degli ideali del “Codice” del Comitato Internazionale Olimpico – C.I.O. Che vi proponiamo di seguito per dimostrarvelo:
Lo spettatore è un vero sportivo quando:
– applaude il vincitore, ma incoraggia il perdente;
– pone da parte ogni pregiudizio sociale o nazionale;
– rispetta la decisione della giuria e dell’arbitro anche se non la condivide;
– sa trarre utili lezioni dalla vittoria e dalla sconfitta;
– si comporta in maniera dignitosa durante una gara, anche se sta giocando la propria squadra;
– agisce sempre ed in ogni occasione, tanto dentro quanto fuori dello stadio, con dignità e sentimento sportivo.
“Forse lo sport, religione del XX secolo, col suo messaggio di lealtà e di cavalleria, avrà successo dove altre istituzioni hanno fallito” diceva Avery Brundage, presidente del Comitato Olimpico Internazionale dal 1952 al 1972.
In giorni in cui l’intolleranza ha fatto versare fiumi di lacrime e spento ingiustamente molte vite, ci sentiamo di sperare che i valori dello sport che la Foppapedretti prova a rendere protagonisti da sempre, possano essere un esempio.
Diciamo no all’agonismo esasperato e al semplice apparire. Diciamo a voce alta #SiamoLaFoppa.
Ditecelo anche voi! Diteci che cosa significa per voi essere la Foppapedretti. Diteci quali sono i valori che contraddistinguono il vostro modo di esserlo.
Magari cominciando con il condividere la Carta del Fair Play. Facciamola nostra. #SiamoLaFoppa!
1. fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dalla posta e dalla virilità della competizione, un momento privilegiato, una specie di festa
2. conformarmi alle regole e allo spirito dello sport praticato
3. rispettare i miei avversari come me stesso
4. accettare le decisioni degli arbitri o dei giudici sportivi, sapendo che, come me, hanno diritto all’errore, ma fanno tutto il possibile per non commetterlo
5. evitare le cattiverie e le aggressioni nei miei atti, le mie parole o i miei scritti
6. non usare artifici o inganni per ottenere il successo
7. rimanere degno nella vittoria, così come nella sconfitta
8. aiutare chiunque con la mia presenza, la mia esperienza e la mia comprensione
9. portare aiuto a ogni sportivo ferito o la cui vita sia in pericolo
10. essere un vero ambasciatore dello sport, aiutando a far rispettare intorno a me i principi suddetti.
– La Carta del Fair Play, varata nel 1975 dal C.I.F.P. (Comitato Internazionale Fair Play), è un decalogo internazionale dei nobili principi a cui dovrebbe ispirarsi chiunque si accosti a qualunque titolo allo Sport –
#SiamolaFoppa. Con orgoglio, senza presunzione.