Dopo la recente assegnazione del Premio “Fair Play” da parte di Panathlon Bergamo, l’ Ing. Gherardo Noris verrà premiato il 7 febbraio 2009, alle 14.30, a Pavia, nell’ Aula Magna della Questura, con lo stesso titolo anche a livello regionale. Il Panathlon International, famosa organizzazione mondiale che promuove la cultura sportiva, ha deciso di conferire a Noris il prestigioso riconoscimento per tutta la Lombardia. Maurizio Gamba, Presidente del Panathlon di Bergamo, in una nota scritta, commenta la figura di questo grande sportivo.
Per far conoscere al meglio questo personaggio pubblichiamo interamente il suo curriculum sportivo, scritto personalmente da Gherardo Noris. A seguire il commento del Pres. Maurizio Gamba.
Nato a Castelli Calepio (Bergamo) il 13 marzo 1927.
A 7 ÷ 8 anni a Calepio, con Elia Alfredo Narciso ci confrontavamo con partenza a turno, a cronometro, a piedi ed in bicicletta sul quadrilatero di Via degli Alpini – il ns. cronometro erano i battiti del cuore di due di noi.
L’attività Sportiva – a partire dai 12 ÷ 13 anni: per esempio nelle vacanze estive sistematicamente tutti i giorni si faceva mattina tennis, pomeriggio nuoto sul Fiume Oglio, tardo pomeriggio partita a calcio e qualche volta a tamburello essendoci la squadra locale poi via-via gli sport applicati.
I risultati in ordine sparso:
tennis a 17 anni semifinalista campionato provinciale assoluto di doppio; non arriviamo alla finale perché assolutamente volevo giocare sull’avversario più forte dei due (Renato Marossi); poi ho ripreso a quarant’anni.
Campione provinciale over 40 di doppio premio medaglia d’oro), e poi 1 argento e due ÷ tre bronzi così argento negli over 55, faccio parte della squadra Coppa Facchinetti (ora Coppa Italia) per il T. C. Bergamo.
Ricordo di aver pressochè rinunciato a vincere un doppio in un Torneo perché mi spiaceva che un mio amico (avversario) molto più bravo ma che si era preso un personaggio famoso in coppia potesse fare brutta figura con il suo compagno.
nuoto mi dedico da dilettante al gran fondo: attraverso il Lago di Iseo da Predore ad Iseo circa km 2; faccio contro corrente l’ansa più larga e più lenta del Fiume Oglio dopo la Frazione Porto: per fare poco, più di 100 ÷ 150 metri resto in acqua 2 ½ ore.
Ho salvato assieme ad un amico in due casi persone nell’Oglio ed uno sul Lago d’Iseo entrando vestito.
calcio gioco alcune (poche) partite da mediano nella Castellese in 1^ divisione (era allora la divisione dopo la C) facevo parte della squadra universitaria bergamasca; con il centromediano Trezzi del San Pellegrino blocchiamo Cassani centravanti dell’Atalanta: non segna e finisce 1 – 1 con Medicina su un fondo pesante.
atletica il gruppo Lusardi porta allo Stadio Brumana oltre i 150 giovani per una selezione di corsa campestre; pur essendo al 1° anno di categoria sono 3° dietro a Bianchi ed Giorgio Invernizzi.
Nei prati attorno all’Atalanta (c’erano solo lo Stadio, il Lazzaretto e la “Casa Rossi”) quell’anno, con alterne fortune, ho fatto diverse campestri di 3 ÷ 4 km.
Partecipo a tarda età a qualche gara non competitiva.
pallacanestro componente della squadra del Liceo Sarpi
ciclismo fatto alcune gare amatoriali con piazzamenti specie nei traguardi volanti
escursionismo fatto escursione non su roccia (max 2° grado) con nottate anche nei fienili
sci avendo iniziato tardivamente (sui 20 anni); per tentare di stare alla pari nel 1° anno ho rotto sette paia di sci. Ho fatto solo qualche gara di sci – tennis
Bocce partecipa a Castelli Calepio a qualche Torneo
pallavolo sport più vissuto da me. Incomincio al Liceo Sarpi e con l’amico Mecca diamo vita ad una specie di Beach Volley giocando in due contro la squadra a 6 femminile dello stesso Istituto poi passo a Gioventù Studentesca, Gorlago (diventiamo Campioni Provinciali) poi Amatori Bergamo – che poi diventa Reggiani (Capitano ed Allenatore), indi Dalmine allenatore (1 anno in serie A), indi Celana Capitano ed Allenatore, poi Multedo Genova (capitano) 5 anni in serie A, 3 volte secondo assoluto in serie A, società fiorente era in sport di base; poi Celana (un anno in serie A) fino a 37 anni, termino a 41 anni nella squadra dei VV.F. Gritti di Bergamo.
Le cose più belle per me fra le tante; in un amichevole con la Nazionale in allenamento per gli Europei di Bucarest ed /o Budapest a Milano al Palazzo del Ghiaccio gremito (capienza 8.000 persone) facevo parte della rappresentativa lombarda; i compagni di squadra già in allenamento da tempo per l’evento, mi pregano pur dando atto che ero il più forte, di lasciare giocare loro all’inizio perché più affiatati in molti allenamenti ; entro nel 2° tempo che vinciamo e vendiamo cara la pelle nel 3° e ultimo set; alla fine l’allenatore mi chiama e mi convoca nella squadra degli Europei al posto del ravennate Mazzucca, ma poi la notizia amara essendo ancora universitario e non avendo assolto gli obblighi di leva non riesco ad ottenere in tempo debito il passaporto: in questi casi occorreva più di un mese.
Vestii poi dopo la maglia azzurra in un incontro a Bergamo.
Ricordo con il Multedo della vittoria contro la Rappresentativa Emiliana (la vera Nazionale Italiana eccetto il ns. Schenal) al Torneo Internazionale di Viareggio: qui il ns. Allenatore fa tattica e tiene fuori nel 1° set il modenese Bosi (mio alzatore) ed io; considerata la 2° coppia del sestetto; entriamo il 2° e 3° tempo e vinciamo: risultato che lascia stupiti, quanto meno, i nostri cari avversari.
Ancora il Multedo mi chiama (avevo rotto il gomito sinistro in un tuffo al precedente Torneo di Alessandria) ed accetto di giocare dopo aver tolto da 4 giorni il gesso perché erano solo in 5; i compagni mi sostituiscono nella ricezione e nel palleggio; non sbagliai una schiacciata e vincemmo il Torneo e mi sollevarono in trionfo.
Considerato per anni 11° ÷ 13° giocatore italiano venivo spesso sopravanzato da atleti dei Club dell’Allenatore che nel contempo faceva anche il Direttore Tecnico della Nazionale ed allora non c’erano molte gare internazionali, no word Series, no Universiadi.
Un Giornalista Benzi, di Alessandria, in un articolo sulla Gazzetta dello Sport a compendio di un Campionato Italiano oltre che sottolineare che il titolo ci era stato un po’ “rubato”, considerandoci la squadra più forte del Campionato. evidenziava che il Multedo aveva 4 grandi giocatori Schenal, Buffaglia, Saettone e Noris!
Forse alcuni dati temporali sono inesatti.
Ho partecipato a Collegiali, ho fatto parte di rappresentative di altri club in torneo internazionali: per esempio all’attuale famoso Torneo al Centro di Mouhouse sulla Costa Atlantica in Bretagna con il Vercelli dove incontrammo fra gli altri lo Zeleznicar.
Con l’Amatori la Vittoria nel 1° Trofeo Nazionale assoluto nell’Arena di Verona battendo la famosa Virtus Bologna che aveva allora anche la Sezione pallavolo e la successiva vendita del Trofeo per far quadrare le spese di trasferta.
Ricordo poi con il Multedo la vittoria contro la Nazionale Tunisina, il torneo di Cannes e la bella difesa (2 – 1) del Celana a Bergamo contro la rappresentativa di Belgrado (in effetti era la Nazionale che rientrava in patria dopo un incontro con la Francia; mi dedicai a fondo ed organizzai la partita di ritorno a Zagabria ma per impegni dovetti all’ultimo momento rinunciare
Le promozioni in Serie A con il Dalmine ed il Celana.
Fra le stranezze sconcertante quanto accaduto in un torneo internazionale a Zurigo con il Celana: durante la finale il custode del Palazzetto del Politecnico ci ha obbligato a sospendere l’incontro che stavamo vincendo perché era arrivata l’ora di chiusura!
Come dirigente:
– circa a 20 anni segretario e vicepresidente del Comitato di Bergamo di pallavolo.
– Sono stato vicino alla nascita del CSI provinciale (credo membro del Comitato Provinciale) ed al battesimo del Rally Soap Box indetto dalla rivista Quattromeno
– Consigliere pallavolo Celana
– Consigliere Tennis Club Bergamo
– Presidente Polisportiva S. Lucia di Bergamo
– Vicepresidente Comitato FISI di Bergamo
– Membro Commissione Provinciale CONI
– Presidente Sci Club Goggi (Stella d’oro dal CONI) da oltre 20 anni e che fra l’altro ha organizzato gare a tutti i livelli dai Mondiali Juniores (quelli vinti dalla Kostner), Coppa Europa, Gare internazionali, Campionati Italiani (m+f) Assoluti, Campionati Italiani Giovan quelli vinti da Maelgg), ogni tipo di gare giovani e conta nelle sue fila 46 azzurri di Sci Alpino ed uno nel fondo; vincitore di titoli olimpionici, mondiali, europei ed italiani; vincitore nel 2008 del premio Internazionale CHILDREN BACK TO SNOW come migliore società per la promozione verso i giovani su 150 Sci Club; vincitore per la quinta volta nel 2008, Campione Nazionale del Trofeo delle Regioni, Trofeo ambitissimo formula a 32 atleti comprendenti le varie categorie.
– Insignito del Distintivo d’Oro della FISI.
– Premio Città di Bergamo (medaglia d’oro massiccia) indetto dalla Società Celana)
– Premio Fair Play 2008 Panathon – Bergamo Prefettura il 14.11.2008
Faccio parte delle:
– Associazione Olimpici ed Azzurri d’Italia
– Da oltre 50 anni (2° di fondazione) del Panathlon Club di Bergamo
Alla fine cosa mi trovo :
nel cuore sento un senso di leggerezza e di sollievo perché spero di essere stato di aiuto alle nuove generazioni e non solo ………..
Mi scuso se sono stato presuntuoso.
Gherardo Noris
NB: I miei punti di forza nella pallavolo: regolarità, grossa scelta di tempo, polso di grande adattabilità, buona battuta, corretto in palleggio e in difesa, in sintesi era pressoché raro che io uscissi dal Campo.
Maurzio Gamba Presidente Panathlon Bergamo:
Cari tutti, parafrasando”prendi una mela al giorno……” viene da dire che un traguardo-trofeo- al giorno guarisce ogni influenza di stagione.( io sto cercando di uscirne). La stella d’oro CONI al merito sportivo si assegna esclusivamente alle società sportive di altissimo profilo che paragono alla finale olimpica raggiunta da un atleta. E’ un traguardo di grande prestigio ed onora il lavoro di chi ci si è dedicato stagione dopo stagione. E’ da andarcene davvero molto fieri! Un caro saluto. Maurizio.
In una nota più personale il Pres.Gamba aggiunge:
“Una bella notizia, una piacevolissima conferma per te e per noi Caro Gherardo. Incominci l’anno con un altro trofeo importante. 16 Panathlon club appartenenti all’Area 2 lombardia ti hanno riconosciuto meritevole del Premio Fair play alla carriera, onorando il merito di esser sempre rimasto fedele ai principi ed ai valori che il Panathlon cerca di far conoscere ed apprezzare soprattutto nelle attività di service.l riconoscimento è anche al tuo club che ha scelto te come emblema di fair play nella carriera di sportivo ed imprenditore.Ciò è anche segno che i riconoscimenti del Club di Bergamo sono molto considerati, visto che dopo Mino Favini di due anni orsono anche tu ottieni l’imprimatur dell’ Area 2.La cerimonia di consegna avverrà in occasione dell’Assemblea distrettuale del 7 febbraio prossimo, a Pavia, ore 14.30, Aula magna della Questura, via Francesco Rismondo 18.