(foto Marika Torcivia)
I ragazzi di Graziosi firmano una nuova sensazionale impresa sbancando nuovamente Montefiascone. Ma rispetto al “rimontone” della regular season (da 0-2 a 3-2) stavolta Bergamo si dimostra grande, anzi ancor più grande di ogni più rosea previsione. L’accesso al lotto delle “magnifiche quattro” dell’A2 UnipolSai lancia in orbita la rivelazione dell’annata. Ma più che rivelazione, ora si può parlare – senza timore di smentita – di favolosa realtà. Una macchina guidata da coach Gianluca Graziosi a colpi di sorrisi, una macchina che oggi alza ulteriormente i giri di un motore che, per l’ennesima volta, ha nel collettivo la sua benzina. Perché solo un gruppo con la “G” maiuscola può assorbire un 4-10 del secondo parziale dopo aver condotto, quasi a piacimento, il primo ed il terzo parziale. Perché la prima standing ovation, di una serie interminabile, è per l’approccio alla sfida. Da subito, infatti, la Caloni ha spadroneggiato con la sicurezza della “big” capace di mandare subito in tilt l’avversario costretto sotto 3-10. E quando Civita prova a riorganizzarsi (10-13) ci pensa Hoogendoorn (8 punti, 50%) a mantenere e poi ad allungare il vantaggio. I padroni di casa ripartono meglio e volano 10-4, ma la banda Graziosi tesse la sua tela ed impatta a 12 dopo un 4-0. Il sempre solido Pierotti, un mostro in termini di regolarità, mette le mani sul sorpasso anche se l’unica sbavatura di una partita perfetta di capitan Luppi riporta tutto in parità a 21. Pericolo di aggancio? Nemmeno per idea con un minibreak e un attacco vincente di Cavuto. Sotto 0-2 i viterbesi vengono definitivamente sgretolati a muro (13-4 il computo) con Luppi che, dopo una serie dalla linea dei nove metri di Hoogendoorn (culminata con l’ace del 10-15), non fa passare più nulla (7 blocks) e si esalta in versione “piovra” due volte di fila (15-20) fino alla stampata finale. Quella che, sembra un dolcissimo gioco di parole, vale la semifinale.
Civita Castellana – Bergamo 0-3 (18-25, 23-25, 16-25)
Ceramica Globo: Marchiani 0, Ippolito 3, Valsecchi 7, Banderò 12, Preti 5, Celic 4, Saturnino (L), Sacripanti 4, Pellegrino 0, Cicola (L), Bortolozzo 1. N.E. Marinelli, Gaia. All. Spanakis.
Caloni Agnelli: Jovanovic 1, Pierotti 7, Luppi 15, Hoogendoorn 16, Cavuto 11, Erati 2, Franzoni (L), Innocenti 0, De Angelis (L), Marsili 0. N.E. Carminati, Cioffi, Gamba. All. Graziosi.
Un risultato che. ad inizio stagione, poteva sembrare difficile.
Angelo Agnelli, Presidente di Società, così commenta questo ottimo risultato:
“Non posso negare una grande, grandissima soddisfazione. Ad inizio stagione le cose erano un po’ incerte, poi qualcosa è scattato…”
Cosa pensi sia questo “qualcosa” che ha smosso le acque?:
“E’ un mix di fattori, ma credo che l’ingrediente decisivo sia stato l’arrivo del palleggiatore IGOR JOVANOVIC. Un giocatore davvero determinante. Poi ovviamente c’è il lavoro di tutta la squadra, ma credo di poter dire che questo giocatore sia stata la pedina iniziale di un bel “domino”. Ha saputo innescare una specie di reazione “a catena” che ha messo il turbo al team.”
Da 10 anni segui questa squadra e la sua avventura sportiva. Anche questo ha un peso?:
“Si, 10 anni non sono pochi. Credo che stiamo anche raccogliendo i frutti di un impegno così duraturo. Poi, nello sport, arriva il “momento magico”, ma niente in fondo è casuale.”
Che ambizioni ha davvero questa Olimpia?:
“Sicuramente giocarsi questi play-off fino in fondo.”
E poi?:
“Ehehe, non posso negarlo. Il nostro sogno è la A1 e faremo di tutto per arrivarci. A Bergamo non c’è mai stata la A1 maschile. Sarebbe un traguardo storico. Per arrivare fino a lì abbiamo bisogno di crescere e del sostegno dei tifosi. I sogni possono diventare realtà e noi ci crediamo. Forza Olimpia. Forza Bergamo”