Per andare forte in moto si usa, nel gergo, dire che devi essere un “manico”. Ma anche i grandi campioni sono uomini, e, se uno è un uomo vero, deve anche saper prendere il “manico” di scopa.Ecco quindi che domenica 28 gennaio i motociclisti del MotoClub Ponteranica si sono dati appuntamento davanti alla chiesa di Petosino, per poi dirigersi verso l’area che pochi mesi fa aveva ospitato l’Oldrati-Day, la gara di Enduro intitolata a Thomas Oldrati, il grande Campione bergamasco della specialità e, una volta giunti sul luogo, hanno dato vita all’operazione-ecologìa.
Cioè?
Semplice. Hanno ripulito completamente l’area di gara ripristinando le condizioni naturali del luogo. Un bell’esempio di civiltà da parte di chi spesso è stato additato come deturpatore dell’ambiente, visti i numerosissimi divieti che non consentono di praticare l’Enduro. Thomas Oldrati e altri corridori erano presenti e, indossata la pettorina, e impugnati gli strumenti “del mestiere” hanno operato tutti insieme in questa opera di pulizia ambientale.
Fabio Cornolti, una delle colonne portanti del Motoclub Poteranica per passione, impegno, e trascorsi agonistici, è stato il promoter dell’iniziativa:
“Anche questo è il mondo dell’Enduro. Il legame con il Territorio e con l’Ambiente è nel nostro DNA. Abbiamo gareggiato e ci sembrava giusto fossimo noi stessi a ripristinare il luogo. E’ un modo per ringraziare la terra che ci ospita con le moto e ci consente di fare ciò che amiamo fare. E proprio per questo siamo andati con le nostre mani a ripulire tutto, come fanno le mani quando ringraziano. La presenza di Thomas Oldrati, che ha dato il nome all’evento e ne è stato il protagonista, la dice tutta. Questo è l’Enduro. Si gira, si corre, si usa il gas, ma poi i valori sono quelli del rispetto per le persone e per i luoghi. Questa è la civiltà che ci sentiamo di portare avanti nell’Enduro. E questa domenica ecologica ha voluto esserne un esempio.”
servizio a cura di Luca Limoli
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