MARCO ZANCHI. VITA DA ULTRARUNNER

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Il fenomeno delle corse in Montagna, sui sentieri, è uno di quelli più in auge negli ultimi anni. Con il progressivo affermarsi del concetto di Sport-Outdoor, cioè lo sport a contatto diretto con la Natura, questa specialità è cresciuta enormemente. Le cosiddette gare “Ultra-Trail” sono diventate un mito, e il solo parteciparvi genera grande emozione.

Lunghe percorrenze, spesso in condizioni non facilissime, ma sempre in sicurezza,tanta fatica, tanta preparazione, ma poi, il connubio tra essere umano ed energìe dell’ambiente naturale ripagano di tutto. Eccome.

Tra i “Big” di questa disciplina sportiva c’è sicuramente lui. Marco Zanchi, che da oltre 20 anni ha fatto di questo sport un vero stile di vita.

Si potrebbe dire che, insieme a Oliviero Bosatelli e Mario Poletti, Zanchi fa parte del “Tridente d’attacco” dei top-runners made in Bergamo.

Gente tosta. Gente vera. Gente di Sport e Natura.

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Ha corso ovunque Marco. Isole Canarie, Mauritius, Spagna, Francia, Cina, Irlanda, Scozia, Madeira, Mont Blanc, Lavaredo, Diagonal du Frou, in più all’isola della Reunion, considerata la 100 miglia con il percorso più duro al Mondo. E molto altro ancora… .

Ha partecipato al World Tour, che è, in buona sostanza, un Campionato Mondiale, ed ha conquistato un sesto posto.

Ha vinto due volte l’Orobie Ultra Trail, una delle gare-top, proprio qui da noi.

Sempre oltre 100 km di percorrenza e sempre…senza fermarsi.

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Questa volta però Zanchi è andato oltre. O forse è andato “ultra”, come si conface ad un vero ultra-runner… .

Marco ha voluto vederci ancora più chiaro, e ha voluto produrre un cortometraggio, un film, per raccontare la sua vera passione…le Orobie.

“Ho girato tanti luoghi, sicuramente meravigliosi, ma quello che provo qui, sulle nostre Montagne, è impareggiabile. Sono le Montagne che hai dentro”.

“OROBIE D’UN FIATO” il Titolo Ufficiale di questa cineproduzione, che il runner bergamasco sta presentando in diversi appuntamenti. Il video è stato realizzato da un emergente regista Bergamasco alla sua prima esperienza in lungometraggio: Stefano Vedovati.

Una conferenza appena conclusa all’Università di Bergamo, svolta nell’ambito del ciclo di incontri Crocevia. Sentieri e autori che si incontrano,

ha raccolto un grande successo, e prossimamente ci saranno altri altri incontri, oltre alla partecipazione ad un Film Festival molto importante.

Ma perchè addirittura un film?

“Perchè ho voluto approfondire l’argomento interessandomi della Storia di questi meravigliosi sentieri, e concentrare questa conoscenza in una produzione, che potesse rendere davvero l’idea della cosa. Si perchè le Montagne e l’uomo hanno da sempre un profondo legame, e per vivere ancora più intensamente questi sentieri non basta correrci sopra, ma è giusto conoscerne la storia, per comprenderne il senso, e quindi viverle in una dimensione più completa, forse totale. E dico forse perchè le nostre Orobie sono così ricche di contenuti naturali ed umani che, ogni volta, c’è qualcosa di nuovo che ti sorprende, e rinnova in te la passione”.

“Orobie d’un fiato” quindi. Ok. Dalla Val Brembana fino alla Valle Seriana. Diavolo, Pizzo Coca, Redorta e Presolana.

Il tutto in 26 ore.

Ma ci si può davvero “bere” le Orobie tutte d’un fiato?

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Si…” .

P.S.1 : Zanchi prima di iniziare la carriera di Runner è stato Pilota Motociclistico di buon livello e ha corso con le 125 e le 250 da Gran Premio.

P.S.2: Zanchi può “farvi le scarpe”. Nel senso che bisogna stare attenti?

No. niente paura. E’ affidabilissimo. Ti fa le scarpe perchè di lavoro fa il Calzolaio. A Cene. In Val Seriana. Produce personalmente calzature sportive.

Artisti dello Sport?

Si.

 

Intervista a cura di: Luca Limoli

Foto: Cristian Riva

 

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