Grande annata per il corridore bergamasco Federico Rocchetti, che ha vinto ben 5 gare, nella categorìa Dilettanti, con la squadra Casati-Ngc-Perrel di Canonica d'Adda. Ecco l'intervista.
Rocchetti ha vinto nelle gare di Gessate,Valsesia, Pessano Roncola, Turbigo e S.Nazzaro dei Burgundi. Poi due importanti secondi posti a Briga Novarese e nella famosa Milano-Rapallo(secondo dietro ad un corridore australiano).
Una stagione da incorniciare. Perchè?:
"Perchè ho raggiunto uno stato di forma, che mi ha sorretto in tutta la stagione."
E' quindi una questione di forma fisica?:
"Non solo. Conta la strategìa in gara e la convinzione che si raggiunge con l'allenamento e la continuità di risultati. Questo è uno sport dove bisogna saper trovare gli stimoli. Bisogna alzarsi la mattina e fare almeno 5 ore in bicicletta tutti i giorni. Poi ci sono le gare tutti i fine-settimana. Non è facile andare avanti. Ricordo perfino di aver terminato la gara con la febbre, sopraggiunta per la fatica.".
"Quest'anno ho provato un pò di delusione al Trofeo Bettoni perchè non ho avuto il risultato che desideravo, visto che l'anno prima ero andato bene. Comunque è stata la mia migliore stagione."
Federico Rocchetti era stato uno dei protagonisti nel 2008 con la Pagnoncelli-Ngc-Perrel. Poi, nel 2009, con l'uscita di scena di Pagnoncelli, la squadra è diventata la Casati-Ngc-Perrel.
Il nuovo progetto, capitanato da Alberto Cappelletti, nasceva, per così dire, in sordina. Metà e passa dei corridori sono migrati in altre società e Rocchetti, con altri sei compagni, si è ritrovato ad affrontare una nuova stagione con un team decisamente ridimensionato.
La squadra, pur con l'assenza di uno strorico personaggio e sponsor, come Paolo Pagnoncelli, ha trovato un ottimo feeling interno, e la cosa si è tradotta in risultati eccellenti. Oltre infatti alle vittorie di Rocchetti, si sono distinti anche Maggiore e Zanotti.
Rocchetti continua:
"Da giovanissimo non ero un fenomeno. I primi risultati li ho avuti da Allievo e da Juniores.".
"Non parto mai con l'idea di vincere. Parto con l'idea di far bene e poi vedo. Nello sport quello che conta è dare il meglio di sè. Quando c'è una gara ci sono 200 corridori. Uno solo arriva primo. Questo non vuol però dire che ci sono 199 sconfitti. La battaglia è con tè stesso. Essere corridori conta più che essere campioni."
Rocchetti, detto "Rocky", come tutti i giovani dilettanti, ha un sogno. Diventare professionista.
Lui è uno che ha vinto in salita ma anche sul piano, è un corridore completo. Il miglior augurio è certamente quello di salire presto in sella ad una bici di una squadra PRO. Per coronare il suo sogno… .