Cividino, 19 settembre 2012 – Mentre attraversa uno dei periodi più floridi degli ultimi anni, l’Accademia Tennis Mongodi torna a ospitare, anche se solamente per un paio di giorni, una campionessa del calibro di Francesca Schiavone. La vincitrice del Roland Garros 2010, che a Cividino si era già allenata all’inizio della sua carriera da professionista, ha scelto il Mongodi per rifinire la preparazione in vista della partenza per la tournée asiatica, che la vedrà impegnata nei tornei di Tokyo, Pechino e Mosca. Si è detta contenta di tornare a calcare i campi sui quali ha passato un periodo importante della sua vita, e ha lasciato aperta una porta per un futuro legato all’accademia orobica. “Tornare dopo lungo tempo ed essere la benvenuta è un piacere. Quando mi allenavo qui ero in una fase ben diversa della mia carriera, ma ho un bellissimo ricordo di quel periodo. Ho scelto di venire a Cividino perché sono vicina a casa, e poi la superficie dei campi è simile a quella che troverò in Asia, quindi ho sfruttato l’occasione. Grazie alla disponibilità dell’amministratore Roberto Foresti e di Matteo Galli, che ringrazio, ho avuto la possibilità di allenarmi per due giorni e mi auguro anche, in futuro, di poter fare qualcosa per questa struttura”.
L’azzurra si è allenata con il montenegrino Ljubomir Celebic e con Leonardo Bezzi, due dei tanti ‘seconda categoria’ che ogni giorno affollano i campi del Mongodi. Ha lavorato molto sul servizio e si è concentrata al massimo per cercare di trovare maggiore profondità nei colpi, ma non ha risparmiato qualche battuta e tanti sorrisi, dimostrando di aver ritrovato un po’ di quella serenità che negli ultimi mesi sembrava aver perso.
Parlando di sé stessa e delle sue attuali condizioni, l’ex numero quattro del mondo ha lasciato intendere di non essere al top, ma anche di voler puntare ad arrivarci il più presto possibile. “In questo momento – spiega – sto cercando di riprendere la forma sia fisica che mentale, per riuscire a giocare nel modo più armonico possibile. Ci sono stati momenti molto difficili, quindi per ora il primo obiettivo è quello di ritrovare un po’ di equilibrio, poi man mano aggiungeremo altri ‘mattoni’. La cosa principale è riuscire a impostare la base del mio gioco, quindi sia tenere sia variare. Ovviamente non tutto va bene, e pretendo qualcosa in più da me stessa. Mi manca un po’ di velocità di palla, mi manca resistenza, ma soprattutto ho bisogno di giocare partite su partite, perché è solo durante i match che si riesce a trovare la miglior condizione. Per ora sono più proiettata sull’allenamento – ha concluso la milanese – con l’obiettivo di riuscire poi a esprimermi meglio in partita. Ho bisogno di stare bene: conta tantissimo“.