(foto Luca Sonzogni)
AZZANO SAN PAOLO – Serata uggiosa, palestra delle scuole medie. Anche se da queste parti, in onore al presidentissimo Luca Nozza (vivo, vegeto e padre di famiglia, per evitare incresciosi equivoci), preferiscono parlare di PalaNozza. Si stanno allenando quelli dell’Azzanese Basket, che a fine sudata si concedono al cazzeggio: Midali e Gerosa schiacciano sfidando le scarpate alle terga del bontempone Ubiali. Scherzoni da facce da schiaffi, ordinaria amministrazione per una società fondata nel 1996, quindi appena maggiorenne e sfacciata: «I nostri giocatori li vogliamo così, entusiasti, giovani e spensierati (il termine usato è più colorito, NdR) – ride il numero uno di via Papa Giovanni, uno dei padri fondatori del sodalizio -. In estate eravamo in lizza per il ripescaggio per la C2, dopo la stagione da neopromossa in D terminata con la finale playoff di consolazione. Abbiamo rifiutato a malincuore: i costi avrebbero subìto un’impennata e avremmo dovuto fare una campagna acquisti mirata stravolgendo la nostra politica, che è di aggiungere altri giovani a quelli cresciuti nel vivaio e non di creare un ibrido». C’è ovviamente un pregresso tutto da scoprire: «L’avventura era cominciata nel 1992 nell’orbita della locale polisportiva, grazie ad alcuni giovani capelloni come il pres stufi di dover andare fino a Bergamo per giocare», spiega Marco Zanini, per tutti il Lillo, capitano di lungo corso in Promo e in D, speaker della festa annuale che si tiene da un quadriennio (l’ultima, nel consueto bagno di folla, a fine novembre), storico ufficiale della squadra (da ieri) e attuale faro della formazione di Prima Divisione sotto l’egida del Basket Stezzano, «la società satellite che ci consente di gestire il settore giovanile».
(foto Luca Sonzogni)
«Il primo punto di riferimento è stato il compianto maestro Angelo Bressanini – prosegue Nozza sull’onda dei ricordi -. Era allenatore di volley, ma a livello operativo e organizzativo era Il Maestro per antonomasia di tutti i ragazzi azzanesi che amavano lo sport». Agli albori della storia si masticava il pane amaro della Seconda Divisione, poi la luce poco oltre lo scollinamento nel nuovo secolo: «Eravamo già in Prima e piombò tra noi il Kuki, al secolo José Roman Alvarez Ossorio, uno studente di Erasmus che riuscimmo a tesserare dopo mille peripezie. Da marzo in poi, stette con noi due mesi filati in cui vincemmo sette partite su otto: salimmo in Promozione, dove siamo rimasti un decennio fino al “fattaccio” di due stagioni fa. Sarebbe rimasto qui a lungo, perché aveva fatto la ragazza in paese e s’era sistemato: poi litigarono e se ne tornò in Spagna». Il sospirone del Presidente sul filo della memoria consente al Lillo di riannodare quello dell’excursus temporale alla sua vicenda personale da azzanese onorario: «Io mi sono aggregato più di dieci anni fa, quando c’era ancora l’impronta del gruppo dei vecchi amici del paese, dopo gli esordi nel Basket Bergamo 92 nel quartiere Carnovali dove abito tuttora. Avevo smesso e qui mi hanno adottato. Ho avuto l’onore di essere il primo AZB a schiacciare in partita, impresa poi ripetuta da Khadim Fall, che ora gioca a Dalmine, e da Andrea Marrone. Da cinque anni, auspice il pres, con l’esplosione degli allora baby Simone Lorenzi, Valota e Borlotti, la strategia è cambiata. E i risultati si sono visti: in tutta la famiglia, da USA (Unione Azzano Stezzano, NdR) DivertiBasket ai big, siamo in 340. Il ricambio generazionale è garantito».
(foto Luca Sonzogni)
Il percorso-vita del club si snoda attraverso i cicli della panchina: prima il player-coach Luciano Boniforti, detentore del record di punti in partita (44) e guida del Grande Salto dalla Prima Divisione (2002/2003); quindi, i bienni di Roby Corazza e Marco Chigioni, l’annata di Luca Besutti (attuale profeta di Scanzo), il quinquennio (con breve intermezzo di Paolo Teani) di Carlo Zanutto (ora a Pedrengo) – quello del rinnovamento: «La svolta, a livello di mentalità, di politica e di lavoro in palestra, è arrivata con lui» – e infine Stefano Bissola. L’hombre miraglo in sella dal 2012/2013 della vittoria nel campionato provinciale, nonché collante tra la prima squadra e un vivaio del tutto speciale: «Noi facciamo tutto in casa mandando i giocatori delle giovanili al corso allenatori. Poi li inseriamo gradualmente nello staff tecnico, facendoli iniziare dai più piccoli e affiancandoli come vice agli istruttori più esperti – chiosa Nozza -. Una leva dei coach che ci consente crescita e programmazione al riparo da rischi. Ma è chiaro che senza mecenati, a parte la manciata di sponsor amici e benefattori, una serie D regionale è già una categoria di tutto rispetto. La 035 Informatica ci accompagna e ci sostiene da main partner da un bel po’. E dobbiamo ringraziare anche l’amministrazione comunale azzanese, che nel passaggio da Leonio Callioni a Simona Pergreffi, a prescindere dal colore politico, ha continuato a darci una mano soprattutto per l’utilizzo ottimale delle strutture». Investitori cercansi in quel di Azzano. E che i sogni coi piedi ben piantati sul parquet possano spiccare il volo.
(foto Luca Sonzogni)
ROSTER & STAFF – Marco Borlotti (’89, ala), Lorenzo Brembilla (’95, guardia), Daniele Castelletti (’95, guardia), Davide Dominoni (’94, play), Matteo Dorini (’93, play), Ottavio Gerosa (’95, guardia-ala), Mattia Gritti (’91 guardia-ala), Bruno Midali (’93 ala-pivot), Stefano Oprandi (’96, play), Roberto Rossetti (’88, guardia), Federico Rossi (’90, play), Gianluca Rota (’96, pivot), Mattia Salvi (’96, guardia), Luca Scaramucci (’87, pivot), Luca Sonzogni (’90, guardia-ala), Alessandro Ubiali (’90, play-guardia), Davide Valota (’90, play-guardia), Alessandro Xausa (’94, ala-pivot). Head coach: Stefano Bissola. Assistente: Davide Barcatta. Dirigente: Gianluca Zani. Responsabile USA Divertibasket: Daniele Maffioletti.
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CREDIT/FOTO/ IMMAGINI : LUCA SONZOGNI fotografo
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