Si potrà “prenotare” un posto nelle prime griglie della 23ma edizione della Granfondo Internazionale Felice Gimondi Bianchi, che domenica 5 Maggio 2019 celebrerà i “magnifici 7” atleti capaci di vincere Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a Espana
Sulle orme dei giganti. Sette, quelli capaci di completare nella loro carriera ciclistica il Grande Slam vincendo una o più volte Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a Espana. Sette “magnifici” campioni capaci di far sognare generazioni di appassionati, che hanno amato il ciclismo anche grazie alle loro gesta. Il primo fu Jacques Anquetil, l’ultimo è stato nel 2018 Chris Froome. Con loro, nel club, ci sono Eddy Merckx, Bernard Hinault, Alberto Contador, Vincenzo Nibali, oltre ovviamente a Felice Gimondi, che festeggiò la tripla corona alla Vuelta del 1968 dopo i successo al Tour (1965) e al Giro (1967). “Omaggio ai Magnifici 7″ è il tema scelto dagli organizzatori della Granfondo Felice Gimondi Bianchi, che si prepara ad aprire da lunedì 5 novembre le iscrizioni alla 23.ma edizione, in programma domenica 5 maggio 2019 a Bergamo.
Dalle ore 9:00, tutti i fan della regina delle granfondo potranno assicurarsi un posto nelle prime griglie: le iscrizioni saranno aperte sia sul sito ufficiale della manifestazione www.felicegimondi.it, compilando l’apposito form online, sia presso gli uffici organizzativi di G.M.S. in Via G. Da Campione, 24/c – 24124 Bergamo (tel. +39 035.211721 – fax + 39 035.4227971).
“L’omaggio ai magnifici sette che hanno conseguito almeno una vittoria in ognuna delle tre grandi corse a tappe nel corso della carriera – spiega Felice Gimondi, secondo atleta dopo Jacques Anquetil a indossare la tripla corona – mira a valorizzare un’impresa di cui solitamente si realizza la portata solo dopo molti anni. Dedicare questa edizione della nostra gara ai sette ‘giganti del grande slam’ è un riconoscimento che prescinde da qualsiasi volontà di stabilire chi sia stato il più grande di tutti, anche perché non credo ci sarebbero molti dubbi sul nome di Eddy Merckx. Quello che conta, però, è aver mantenuto nel tempo la ricerca di un risultato storico come obbiettivo che dà un senso alla carriera. E questo vale in ugual misura per tutti e sette, come l’edizione speciale della nostra Granfondo dimostra“.