Tre gol incassati contro il Crotone, tre uomini espulsi della Celeste, e sono tre le sconfitte consecutive.
In questo caso non si può proprio dire che il tre è il numero fortunato, anzi. L’attuale momento dell’Albinoleffe del patron Andreoletti si può annoverare come uno dei più difficili, da qualche anno a questa parte. Eppure la formazione di Fortunato ha dato chiari segnali di maturazione, nel gioco come nella mentalità dei calciatori.
Ma i risultati non arrivano, e, se non ci sono quelli, tutti i bei discorsi, le belle parole, le note positive contano poco o nulla. Quello che fa più rabbia, comunque, è che per l’ennesima volta arriva una sconfitta oggettivamente immeritata: un Cocco lottatore, che non si limita al ruolo di centravanti puro, ma gioca con e per la squadra. Un Girasole che cresce sempre più, agendo da rifinitore e sovrapponendosi senza palla in maniera lodevole. Un Foglio che quando decide di tagliare la retroguardia ospite non perdona, e che, contro i calabresi, riesce anche ad acciuffare anche un pareggio carico di speranza.
Dalla’altra parte un avversario, il Crotone, che soprattutto nella prima frazione di gara dimostra di non meritare neanche quei pochi punti in classifica che ha. Eppure vince, trionfa. Questo buon Albinoleffe non basta, i novanta minuti di gioco si sono rivelati per l’ennesima volta una vera e propria montagna da scalare, un percorso che ha l’insidia dietro l’angolo.
Se è vero che il lavoro paga, la luce in fondo al tunnel dovrebbe cominciare a vedersi a breve. E nel frattempo gli uomini di Fortunato (o chi per lui, date le ultime voci di un cambio di panchina) dovranno rimboccarsi le maniche e rialzarsi. Ma, immedesimandoci ai giocatori, quanto sarà difficile …
Gianluca Grasso