Sarà forse perché il nome di Lovere ha nella parola “Love”. Sarà forse perché nello sport c’è davvero il “Marcantonio”. O forse sarà perché lo sport a volte supera le barriere mentali e fisiche, ma, a volte, addirittura le “sfonda”… .
E qui i due “heroes” hanno sfondato proprio.
Lei è Erica Villa, atleta, scrittrice, giornalista (anche per Bergamosportnews.com) e “timoniere” della squadra. Un po come nel Bob a 4, prende in vento in faccia e guida la magica corsa.
Lui è Fabio “Marcantonio” Marcassoli. Si perché, Marcantonio lo è, e poi spieghiamo il perché. Lui è il motore del duo. Le sue gambe e le sue braccia spingono la carrozzina e, con un concetto simile quello di un turbo diesel di avanzata concezione, la portano al traguardo.
Spieghiamo meglio tutto, perché, con storie così, è facile farsi prendere la mano…ed è meglio andare per ordine.
In occasione della Lovere-Sarnico, Domenica 22 Aprile, Gara per maratoneti sul Lago d’Iseo, la coppia Villa-Marcassoli si presentava alla partenza, dopo averlo già fatto con successo nella Maratona di Bergamo, sulla distanza dei 10 km, e, alzando la posta, percorreva con grande successo ben 25,25 km.
Fabio Marcassoli ha spinto la carrozzina “racing”, con a bordo Erica Villa, (struttura realizzata a mano da un professionista della lavorazione dell’acciaio) per tutta la distanza di gara, e ha conquistato un fantastico 774 posto su oltre 3000 partecipanti.
E perché Marcassoli è Marcantonio?
Beh… . Marcassoli è un nome molto conosciuto nell’ambiente della Kickboxing, avendo disputato molti match a livello professionistico, e conseguito molti titoli. Ma è anche un grande appassionato di Running e ha preso parte a molte Maratone e Mezze Maratone.
Il tempo dei due è stato meraviglioso. Sotto le due ore. 1.59.59 per l’esattezza. Era il loro sogno e, per un secondo, ce l’hanno fatta.
La carrozzina con l’atleta-passeggero ha un peso complessivo di 90 kg e l’ottimo atleta Fabio l’ha spinta alla grande sul piano, in salita e discesa.
Per cui…se non è un “Marcantonio” (1.90 per 90 kg) “Marcassoli” (ce l’ha pure nel nome…), vuol dire che Marcantonio (in italiano è un appellativo per indicare un uomo alto, grosso e forte) dovrebbe avere un altro significato. Ma il significato è quello.
Quindi: di Marcantoni ne abbiamo? . La risposta è si.
Poi ovviamente c’è lei. Erica. Cuore pulsante e Mente potente. Una ragazza di grande intelligenza, e carattere granitico, che sa affrontare le sfide e, come il vento nella Maratona, le affronta di faccia, e le vince. Anche quelle particolarmente importanti. Come quella di vivere con una disabilità.
I suoi due libri : “Leggimi Dentro” e “Vita da Sghirbia” sono molto apprezzati, e crescono nelle vendite, vista la grande qualità espressiva.
Ma Erica Villa non si siede. Ha 23 anni e, come tutti quelli di 23 anni, ha voglia di “spaccare il Mondo”, come è giusto che sia.
Ecco quindi i libri, le sue imprese sportive, e le numerose collaborazioni giornalistiche con varie testate. Il tutto in un “continuum” filosofico ed energetico, che la rende davvero un personaggio speciale, da conoscere e valorizzare.
E ovviamente, da brava scrittrice quale è, ci ha inviato un suo commento in esclusiva:
“Ieri, domenica 22 aprile, sono arrivata a Sarnico per la Maratona di 25 km. Da pelle d’oca!
Dall’inizio alla fine ho potuto godere di un panorama che lascia senza parole, ho provato un tripudio di emozioni. Tutti i partecipanti ci hanno fatto tanti complimenti, con tanto di battito del “ cinque”.
La sensazione di correre è qualcosa che non si riesce a spiegare e solo grazie a Fabio Marcassoli, posso provare certe emozioni. Vedere gli altri correre è bello, ma correre insieme agli altri, e come gli altri, è tutto un altro discorso. Dalla testa, mi parte un input incontrollabile, che mi comunica che sto correndo e quindi dico alle mie gambe, anche se sono seduta, di dare il meglio di me, e mi fa sentire ancor di più uguale alle altre persone.
A metà gara sentivo che l’adrenalina prendeva, sempre di più, posto nel mio corpo e incitavo Fabio ad arrivare fino alla fine, dicendogli “Non mollare!” e lui mi ha risposto “Mai!”. Con queste sue parole ho capito che il rapporto di amicizia che ho consolidato con lui è forte, per me lui è più di un amico, lo sento come un fratello maggiore.
Correre è sport, ed esso ti fa conoscere sempre di più te stessa, e grazie a questo, conosci le tue capacità nascoste, che mai avresti pensato di avere.
Sentire tante persone fare il tifo per noi è stato emozionante, facendo capire che ce ne sono ancora che hanno cuore. La cosa che mi ha stupita è stata sentire che loro pronunciavano il mio nome come se mi conoscessero da sempre. Bellissimo!
All’arrivo a Lovere, c’era Guido Plebani, il costruttore della sedia a rotelle con sua moglie Katia.
Appena Fabio ha sentito il tifo di Guido, ha sorriso e ha proseguito fino al traguardo, però, vedendo anche l’affetto che provavano le altre persone, vedendoci arrivare, ci siamo emozionati ancora di più.
Fabio dice: “Il mio traguardo l’ho avuto costantemente davanti agli occhi per tutti i venticinque chilometri: era il tuo sorriso. Vederti ridere, ha tolto la stanchezza dalle mie gambe.”
Alla corsa eravamo in 3589 partecipanti, il team “Rotelle Fumanti” è arrivato al 774° posto.
Ringrazio infintamente gli organizzatori Filippo e Michele per avermi dato questa opportunità e per il graditissimo mazzo di fiori che mi è stato consegnato con la fantastica medaglia”.
E queste, Signori e Signore, sono Medaglie per davvero… .
Perché si sa… . Volere è potere. Un po’ come insegna “Forrest Gump”, il film preferito da Fabio Marcassoli.
“Corri Forrest…” si diceva in quel film… .
E allora “Corri Fabio” e “Corri Erica” … . Come con Forrest vi seguiranno in tanti.
Noi di Bergamosportnews.com sicuramente. E non saremo di certo i soli.
Si perché qui sono articoli “che scottano”… . Articoli del Team “Rotelle Fumanti”
articolo a cura di :
Luca Limoli
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