I SOGNI PASSANO SE UNO LI FA PASSARE (Ligabue)

È un sabato tipico di novembre e mi trovo allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” in veste di opinionista e osservatore per la partita AlbinoLeffe- Modena valida per il campionato di serie B.

Vedo dalla tribuna stampa i giocatori che stanno ultimando il riscaldamento pre gara e penso a quanta strada e quanti successi la formazione di casa ha mietuto in questi anni nel calcio definito “maggiore”.

Sono stanti momenti bellissimi che hanno visto addirittura l’AlbinoLeffe giocare la gara per accedere alla serie maggiore del nostro calcio ed arrivare a compiere un vero e proprio miracolo, pur perdendo la finale play off di due anni fa..

Ciò non toglie che, comunque, vadano riconosciuti grandi meriti alla dirigenza Seriana per ciò che è stata in grado di realizzare dimostrando grande competenza e grandi meriti sportivi.

Ad un tratto vengo distratto dal rumore del pubblico che saluta l’ingresso delle squadre in campo agli ordini dell’arbitro, mio amico, Dino Tommasi con il quale ho condiviso anni bellissimi sia in D che in C.

Come assistenti riconosco Costa di Palermo, che mi ha accompagnato in diverse partite al sud Italia, e Conti di Lugo di Romagna, altro ottimo elemento espressione di una classe arbitrale giovane ma valida.

La squadra di casa si schiera con il classico 4-4-2 di mister Mondonico mentre il Modena con un interessante 3-5-2.

Comincia la gara e dopo solo 4 minuti il Modena passa in vantaggio con il giovane Aiman Napoli, attaccante del 1989 che, ricevendo un passaggio filtrante dalla tre quarti di campo, dal vertice destro dell’area di porta beffa Layeni con un tocco morbido.

1 a 0 palla al centro.

A questo punto mi aspetto una veemente reazione da parte dell’AlbinoLeffe e, invece, nulla succede.

La manovra della Celeste, infatti, si esprime in modo lento e prevedibile con la conseguenza che il centrocampo fitto del Modena riesce ad intercettare ogni palla che passa per la zona nevralgica del campo.

Finisce il primo tempo e vedo molti tifosi al bar perplessi sulla prestazione dei giocatori locali.

Tra me e me penso: “ speriamo bene….perchè oggi la vedo dura, anzi durissima”.

Il Modena, infatti, è messo molto bene in campo, Colucci pur non avendo il brio dei vecchi tempi è pur sempre un grande giocatore per questa categoria mentre Tamburini e Giampà riescono a coprire molto bene in fase difensiva e supportare gli attaccanti in quella offensiva.

Una bella squadra nel complesso.

Comincia il secondo tempo.

Aspetto con ansia che succeda qualcosa e, a parte i cambi effettuati dal mister di casa, non succede proprio niente sino all’espulsione del difensore centrale del Modena Cesare Riker per doppia ammonizione.

Siamo al 25′, mancano ancora 20 minuti alla fine e quindi Mondonico sostituisce il n. 77 Piccinni con il n. 26 Omar Torri, attaccante.

Conosco molto bene questo centroavanti per averlo avuto con me a Monza lo scorso anno durante il quale aveva messo a segno 15 goal e dimostrando ottime qualità sia umane che tecniche.

Per dire la verità Omar e un ragazzo molto intelligente, addirittura la sua conoscenza risale all’anno 2002 quando lo conobbi in una partita di C2, Biellese- Valenzana, io arbitravo, lui giocava al centro dell’attacco della squadra di casa, dall’altra parte, invece, in campo c’era un’altra persona con la quale molti anni dopo avrei condiviso una esperienza importante alla Colognese ovvero Marco Sgrò.

Ma questa è un’altra storia.

É il momento di Torri e spero proprio che Omar possa cambiare il destino di questa noiosa partita.

Purtroppo al nuovo entrato non arriva un pallone giocabile.

Non un passaggio, non un cross.

Insomma corre e si impegna come al solito ma il gioco non riesce a valorizzare le sue caratteristiche di ariete da area di rigore.

Passano altri 15 minuti e va in goal ancora il Modena con il nuovo entrato Catellani, classe 1988, che dimostra di esser attaccante di discrete qualità tecniche e fisiche dotato di una ottima velocità di base e un buon cambio di passo.

Scende il silenzio, qualche tifoso comincia ad abbandonare lo stadio.

Lo spettacolo che ci si aspettava era un altro in effetti.

La Celeste cerca di riprendersi ma in fase di recupero il Modena segna la terza rete con Bruno.

Passa qualche minuto e Tommasi fischia la fine e manda tutti a fare una doccia calda.

Scendo anche io le scale della tribuna e mi avvio verso casa pensando che qualcosa deve cambiare in questa squadra, avranno molto da lavorare sia il dg Bignotti che il ds Valoti perchè il “sogno AlbinoLeffe” non svanisca alla fine di questo campionato.

Certo è che il campo risulta essere espressione che, forse, a livello societario qualcosa non ha funzionato quest’anno poiché ritengo che il terreno di gioco sia sempre e comunque lo specchio della strategia dirigenziale.

Spesso io paragono il gioco degli scacchi al calcio per cui il manto verde è la scacchiera e i calciatori sono le pedine che la società sceglie per la partita del campionato.

Ed infatti quando viene meno la continuità di risultati positivi le responsabilità non possono esser sempre addebitate all’allenatore o ai giocatori, che sono solo le pedine di questo gioco, ma l’analisi deve esser piu’ profonda e prendere spunto dall’interno per capire e dare risposte ai problemi che il campo ha manifestato.

Oggi c’è ancora tempo per correre ai ripari e non svegliare i tifosi dal sogno che hanno vissuto in questi anni……del resto, come canta il mio artista preferito( Ligabue), “…i sogni passano solo se uno li fa passare…”.

Non facciamolo passare il “sogno AlbinoLeffe”.

 

ALBINOLEFFE – MODENA 0-3del 21.11.2009 ore 15.30

 

ALBINOLEFFE:

LAYENI;PICCINNI( 26′ 2T. TORRI) ;SALA;SERAFINI;PERICO; GROSSI,PASSONI;HETEMAY( 35′ 2T. FOGLIO) ;LANER (20′ 2T. CRISTIANO); CELLINI, RUOPOLO. All. MONDONICO

 

MODENA:

NARCISO; GOZZI, RIKER; PERNA:TROIANO; COLUCCI; TAMBURINI; GIAMPA'( 30 2T. RICCHI);CORTELLINI (35 2T. BIANCO); AIMAN( 20 2T. CATELLANI); BRUNO. All. REDOLFI

marcature: 4′ PT Aiman; 40 ST Catellani; 93 ST Bruno;

arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa. Assitente n.1 Costa di Palermo; assistente n. 2 Conti di Lugo di Romagna; IV ufficiale di gara Pizzi di Saronno.

 

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