Lo slovacco si aggiudica il torneo battendo con un doppio 6-4 un Gilles Muller deludente soprattutto in risposta. Per lui è come aver giocato in casa, dal momento che una parte della sua famiglia risiede in provincia di Bergamo. E’ stata un’edizione particolarmente fortunata dal punto di vista tecnico.
Quando Karol Beck ha commesso un doppio fallo sull’ultimo punto della finale del doppio, si pensava che avesse iniziato nel peggiore dei modi il match clou del singolare. Invece ha giocato la finale perfetta, imponendosi 6-4 6-4 su Gilles Muller, leggermente favorito alla vigilia in virtù del tennis espresso nel corso della settimana. Invece ha deluso, giocando una partita disastrosa in risposta. Due dati bastano a descrivere la partita di Muller: un misero 8% sulla prima palla di Beck (2 su 26!) e un’altrettanto poco incoraggiante 24% sulla seconda. In tutto il match (durato un’ora e dieci minuti) non è mai arrivato a 40 sul servizio di Beck. Con queste statistiche è difficile fare match pari contro un giocatore metodico, attento e puntuale come lo slovacco. Per Beck è una vittoria speciale, poiché una parte della sua famiglia ha origini e risiede a Sotto al Monte, paesino in provincia di Bergamo noto per aver dato i natali Papa Giovanni XXIII. “E’ vero, è una vittoria eccezionale proprio per questo” racconta Beck con la consueta espressione seria, incapace di sciogliersi in un sorriso anche nel momento più bello “Ho diversi parenti da queste parti”.
Partita quasi dominata
Non è stata una grande finale. Scambi se ne sono visti pochi, e Muller non è riuscito a creare l’incertezza del risultato a causa delle pessime percentuali in risposta. Beck è stato perfetto al servizio e puntuale negli scambi da fondocampo. Il primo break è giunto al settimo game, in cui Muller è stato punito da due doppi falli (ne ha commessi tre in tutta la partita). Ha annullato tre palle break (grazie a due ace e una splendida volèe), ma la quarta gli è stata fatale. L’allungo decisivo è arrivato al terzo game. Il risultato avrebbe potuto essere ancora più severo, poiché Muller si è trovato sotto 2-4 e 15-40. Si è salvato, allungando la contesa, ma poi non ha avuto più chance. “Adesso andrò a Belgrado” continua Beck “Il mio obiettivo stagionale è tornare stabilmente tra i top 100. Superare il mio best ranking? Quello sarebbe il massimo!”. Con questa vittoria dovrebbe attestarsi intorno al numero 110 del ranking ATP.
Un torneo di qualità
Si chiude dunque un’edizione particolarmente felice del challenger orobico. La riduzione del montepremi non ha inficiato la qualità dei partecipanti, ed anzi gli organizzatori hanno potuto assistere ad un weekend finale con un’ottima risposta di pubblico e un elevato livello tecnico. Tre dei quattro semifinalisti erano giocatori di prestigio e qualità a livello ATP, mentre il quarto (Dustin Brown) ha esaltato il pubblico con il suo stile pittoresco. Peccato sia arrivato alla semifinale un filo scarico, anche se la sua sconfitto contro Beck è stata in parte rivalutata dalla prestazione dello slovacco in finale. L’unica nota negativa riguarda gli italiani: nessuno è emerso dalle qualificazioni, ed il solo Marco Crugnola ha superato il primo turno prima di cedere al termine di un’ottima partita, forse la migliore del torneo, a Dustin Brown.
Ospite Fabrice Santoro
Al di là del tennis, la giornata finale è stata allietata dal consueto spettacolo prima del match, in cui ha sfilato tutto lo staff del torneo e si sono esibite alcune promesse della ginnastica artistica. La chicca è stata la presenza di Fabrice Santoro(nella foto sopra), appena ritiratosi e idolo assoluto del pubblico di Bergamo, che negli anni passati gli aveva tributato un’ovazione dopo l’altra. Il francese ha fatto sapere di volersi riposare ed avere in programma qualche esibizione. Un assist perfetto per invitarlo all’edizione 2011. Il rapporto con Gabriele Merelli, patron del torneo, è talmente familiare, che non ci sorprenderemmo di vederlo nuovamente al PalaNorda l’anno prossimo. Stavolta indossando maglietta e calzoncini, e non l’abito d’ordinanza sfoggiato stavolta.
Karol Beck:
“E’ stata una vittoria speciale, visto che mi sento un pò bergamasco anche io. Mi sono allenato molto sulle risposte in salto. Il servizio del mio avversario mi ha messo in difficoltà, ma sono comunque riuscito a trovare la chiave di volta del match.”
Marco Fermi Organizzatore: (a dex nella foto)
“E’ stata un’edizione di alto livello. Il giocatore giamaicano Brown è stato la rivelazione del torneo. Beck ha dimostrato di essere un tennista solido e vincente.”.
Ad allietare gli spettatori prima della finale uno spettacolo di Ginnastica Ritmica, a cura della società sportiva Orobica Ginnastica.
Tra gli spettatori illustri della finale il Campione di nuoto Brambilla.
Tutti i reportages del Torneo (pubblicati da Bergamosportnews) sono stati realizzati dal giornalista Riccardo Bisti (nella foto), vera e propria voce esperta del Tennis nazionale e internazionale.
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