Il Panathlon Club di Bergamo riparte da Attilio Belloli. Avvocato e capace di legare il suo nome allo sport prima come arbitro e poi come presidente dell’AIA orobica, che sotto la sua gestione è passata da 300 a 600 iscritti, divenendo la prima sezione d’Italia per arbitri effettivi, Belloli succede a Marco Venier da cui eredita un prestigioso timone con orgoglio, entusiasmo e il mix tra tradizioni e innovazioni per dare ulteriore slancio ad una storica realtà.
Nuovo il presidente, altrettanto i vicepresidenti Giovanni Licini e Luigi Mariani, il segretario Cesare Di Cintio, il tesoriere Giuseppe Pezzoli e gli altri consiglieri: Angelo Agnelli, Ettore Cuni, Giancarlo Mangili, Tullio Masserini e Duilio Tassetti. Eletti anche i componenti del Collegio dei Revisori Contabili (Zaverio Cortinovis, Elio Ghitti e Nerio Marabini) nonché quelli del Collegio Arbitrale e di Garanzia Statutaria (Emilio Gueli, Silvio Magni e Mario Spinetti).
Già tracciate peraltro anche le linee-guida del nuovo corso perché se per il Premio Turani si sta lavorando per un grande dello sport italiano il cui nome è ancora rigorosamente top-secret, alle classiche conviviali verrà affiancata un’intensa attività di supporto a società, atleti e dirigenti che operano nel rispetto dei valori del fair play. Nello specifico sotto la lente d’ingrandimento ci sarà la valorizzazione di percorsi con al centro il concetto di “diversità”. Ecco perché si sta approntando altresì un doppio progetto indirizzato alla scuola, l’uno a quella dell’obbligo attraverso l’educazione allo sport e l’altro rivolto all’Università con un’attività di ricerca supportata da una borsa di studio. Ma non finisce qui perché nei piani vi è anche un’idea formativa legata al carcere e ai suoi detenuti che verrà anch’essa gradualmente sviluppata. Con il Premio Turani, naturalmente, immancabili anche il Premio Fair Play e il Premio Quarenghi. Perché bisogna sì guardare al futuro, ma facendo contestualmente tesoro di un passato che si è sempre fondato sulla nobiltà di punti fermi da tramandare nel tempo.