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Marco Motta non è certamente un volto sconosciuto del grande calcio bergamasco. A partire dai 7 anni di vita ha iniziato a calcare i campi neroaazurri, fino all’esordio a 18 anni, con la prima squadra, in serie A, contro la Roma in data 9/01/2005.
Poi una grande carriera sempre in serie A con Udinese, Torino, Roma, Juve e Catania.
E non è finita. Marco Motta è infatti stato anche Capitano della Nazionale Under 21 e ha disputato partite di Qualificazione ai Mondiali con la Nazionale di Lippi e ora è anche nella rosa di Prandelli.
Insomma Marco Motta, brianzolo di Lomagna (tra Lecco e Monza) è certamente uno che con le scarpe da calcio sa il fatto suo.
Ma non sono solo le scarpe da calcio ad essere protagoniste della sua vita.
Ci sono infatti le “Sneakers”, le scarpe vintage, artistiche o stravaganti. Scarpe da collezione.
Ecco allora un’idea. Una cosa che possa essere punto di riferimento per tutti quelli che coltivano questa passione… .
L’idea chiama TOUCHDOWN (toccare il suolo, come si fa appunto con le scarpe) ed è un negozio molto particolare situato a Grassobbio in via Azzano 11.
Marco e suoi amici collezionisti hanno voluto così creare una realtà specifica per gli amanti del settore.
Ci sono le scarpe storiche sportive, come le prime del celeberrimo cestista Michael Jordan, oppure addiritture scarpe con le ali… .
Si tratta certamente di articoli molto belli da vedere e certamente non facili da trovare.
Touchdown non è certamente un negozio di scarpe come gli altri. Proprio no.
“E una cosa molto divertente”, confessa il calciatore, “Si respira il profumo del vintage , della storia sportiva, e della storia delle scarpe in generale. E’ una cosa…perchè no?…artistica.”. TOUCHDOWN propone anche accessori da abbinare alle scarpe “speciali”. Maglietta, occhiali e alre piccole cosette… “.
C’è entusiasmo negli occhi di Marco. E’ sempre così quando un hobby, una passione, diventano qualcosa in più… .
Un pò come succede con l’Atalanta?:
“Certamente si. Il mio legame con l’Atalanta è indissolubile.”
Quale è allora la forza di questa realtà sportiva?
“Credo che sia il legame con la città e il territorio. E’ una cosa fantastica. Un legame d’acciaio che si concretizza nella sua massima espressione quando i tifosi popolano la curva. E’ un pubblico caloroso, e gli avversari lo sentono. Quella atalantina è una fede vera. E come ogni fede ha il suo rito. La domenica allo stadio. E poi la Città, così bella e così a misura d’uomo. La vera dimensione giusta in termini di vivibilità.”
Certamente bello sentir parlare di queste cose, ma che momento sta vivendo il calcio?
“Beh, direi proprio non facile… . Ma credo che l’unica via d’uscita sia riportare in primo piano i valori del nostro sport. Realizzare un sogno. Impegnarsi.Crederci. Questa è la strada da percorrere.”.
E magari…con addosso delle “Sneackers”. Questo è Marco Motta e questo è Touchdown.
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