Giovedì 24 giugno a Motta di Livenza (Treviso) Federico Rocchetti (Team Casati-Ngc-Perrel di Canonica d’Adda) si è laureato Campione Italiano nella Categorìa Elìte. Il giovane corridore bergamasco di Capizzone, al suo sesto anno da Dilettante, sembra ormai decisamente maturo per il Professionismo. Ecco l’intervista.
Federico Rocchetti non è certo un atleta che si scopre oggi. Ben 13 volte in carriera è salito sul più alto gradino del podio nei Dilettanti. Due anni fa era stato leader indiscusso del prestigioso Trofeo Bettoni, e più volte si è imposto in competizioni di carattere nazionale.
Con questa grande affermazione sembra impossibile che non si aprino le porte dei Professionisti.
“Staremo a vedere. Io mi alleno sempre con costanza per essere pronto.”.
Cosa rappresenta questo Titolo Italiano?
“Una grande soddisfazione. Era una gara adatta alle mie caratteristiche e ho dato veramente tutto. Nella volata finale decisiva ce la siamo giocata in tre e, nella lotta degli ultimi metri, sono riuscito a vincere.”.
Il ruolo della squadra:
“Fondamentale. Il team Casati-Ngc-Perrel è una realtà dove c’è un gruppo forte, ma si lavora anche molto individualmente. Il ritiro è il momento dove si prepara il lavoro della gara. Cappelletti è un motivatore molto efficace.
Un ruolo particolare spetta al mio compagno Maggiore. Lui è decisamente un “uomo-squadra”, ed è sempre determinante.”
Rocchetti è un atleta umile e determinato e, da varie stagioni, è portacolori del ciclismo bergamasco, che ha onorato con le sue ottime performance.
Sicuramente anche il Professionismo potrà trovare in un corridore così una pedina molto interessante.