La stagione 2010 del Ciclismo Dilettanti brilla della luce di una giovane stella, quella di Andrea Guardini, 20 anni, veronese, che ha messo a segno ben 9 successi, l’ultimo dei quali Domenica 6 giungo a Roncolevà di Terenzuolo(VR). L’ atleta, punta di diamante della squadra bergamasca (Canonica d’Adda) Casati-Ngc-Perrel, è già in aria di Professionismo. Leggi l’intervista e la storia della sua squadra.
La Cicli Casati-Ngc-Perrel è nata solo due anni fa. Ma ha una storia particolare…che merita di essere raccontata.
Partiamo dal 2008. Anzi no, ancora prima. E parliamo di una squadra che ha fatto la storia del ciclismo dilettantistico nazionale. E’ la famosa Ceramiche Pagnoncelli di Paolo Pagnoncelli, storico Presidente di Trezzo sull’Adda.
Tutti conoscono quella squadra. Ma torniamo al 2008.
In quella stagione la “Pagnoncelli” (Allora denominata Pagnoncelli-Ngc-Perrel) portava a casa un numero cospicuo di risultati. Sembrava un’annata magica. Ma l’epilogo non fu molto felice.
Giovanni Carini infatti, laureatosi Campione Italiano Dilettanti a Boltiere, veniva infatti squalificato per doping, a seguito dei controlli effettuati.
La vicenda ovviamente, vista l’importanza del Titolo, scuoteva tutto l’ambiente e in modo particolare il team di Pagnoncelli, generando l’amarezza di Paolo Pagnoncelli che, dopo oltre trent’anni di gare, decideva di uscire di scena.
La Pagnoncelli godeva di un entourage di ottimi corridori, ed era guidata da un Tecnico molto appassionato di nome Alberto Cappelletti.
La squalifica di Carini e l’addio di Pagnoncelli facevano emergere ovviamente sconforto e incertezza sul futuro.
C’era perdipiù un “pugno” di corridori, capitanati dall’ottimo scalatore bergamasco Rocchetti, veramente forti.
Quella squadra, la Pagnoncelli-Ngc-Perrel, non esisteva più. Ma forse esisteva qualcosa di “predestinato” a sopravvivere, andando oltre.
Forse una passione. Forse legami personali. Tante cose.
Fatto sta che il buon Cappelletti, con al seguito quattro corridori ex-Pagnoncelli, non si dà per vinto e, insieme a lui, anche Giorgio Crippa, segretario della squadra e appassionato Doc di Ciclismo. E allora, come per magìa, quel piccolo gruppo di “superstiti” non si squaglia e, con vari nuovi ingressi, si ricompone in una nuova identità: la Casati-Ngc-Perrel.
Casati è un produttore di biciclette di Monza, Ngc è il colosso dell’industria medica di Novedrate e Perrel è lo storico sponsor bergamasco. La fabbrica di lame di Gabriele Magoni.
La stagione 2009 parte. E, nonostante il terremoto di pochi mesi prima, e le difficoltà che inevitabilmente nascono nel costituire una squadra di fatto interamente nuova, arrivano le grandi affermazioni di Rocchetti e di Maggiore e la squadra dimostra di “esserci”. Eccome.
Sembra l’epilogo di una storia felice, ma manca il pezzo forte.
Il pezzo forte è lui: Guardini.
Andrea Guardini, un vero talento velocista, capace di vincere sempre.
La sua energià agonistica non era ancora pienamente “esplosa”. Si sapeva che era forte, ma è proprio alla “Casati”, nel 2010, quasi a premiare l’impegno e l’audacìa di questa formazione bergamasca, che nasce il fenomeno Guardini.
Evidentemente la Casati-Ngc-Perrel non era la “Ex-Pagnoncelli”, e, guidata da una gestione attenta ed accurata, trovava una piena ed effettiva identità.
Guardini:
“Mi alleno tutti i giorni per circa 100 km al giorno con pendenze miste. Faccio la vita dell’atleta e non ho svaghi serali. Per recuperare faccio allenamenti defaticanti a ritmo basso e mi trovo bene. Penso che un buon corridore sia fatto al 40% dalle gambe e al 60% dalla testa. Avere testa significa avere visione di gara. Saper trovare il giusto posizionamento prima della volata e saper decidere l’attimo per scattare.
Queste cose si sviluppano con l’esperienza. Quello che conta è comunque credere in sè stessi e non avere paura. Questa è la mentalità vincente.
E poi c’è un ultimo elemento. Che però conta davvero parecchio: la tua squadra. Loro credono in te e tu credi in loro. La fiducia è la forza di un gruppo.”.
Chissà quali pagine la Storia del ciclismo riserverà a questo giovane campione. Si vedrà.
Certo è che Bergamosportnews sarà lieto di contribuire a scriverle… .
Avvertenza: l’intervista qui sopra è stata realizzata dal corrispondente di Bergamosportnews a seguito di contatto telefonico diretto