ALBINOLEFFE, INTERVISTA AL CAPOCANNONIERE OMAR TORRI

Torri di nome, “Torre” di fatto: la torre di quasi 190 cm che sorregge l’attacco dell’Albinoleffe di Mondonico e che ha violato la porta degli avversari ben dieci volte, quando ancora mancano cinque giornate alla fine del campionato.

Ma anche quando non riesce ad incidere, Omar dà il cuore per la formazione bergamasca, perché lui, come diversi altri giocatori della Celeste, è bergamasco di origine e si identifica nella realtà calcistica della società di Patron Andreoletti.

L’attaccante 29enne di Trescore Balneario si presta alle domande di Bergamosportnews, spendendo parole d’amore per la sua squadra:

 

È  stata una stagione altalenante a causa dei numerosi infortuni, ma sia i compagni di squadra sia Mister Mondonico vedono in Lei un punto di riferimento fondamentale dell’attacco. Come commenta Torri?

Sono contento per la stima che nutrono in me i miei compagni e il mister, ma nell’Albinoleffe sono tutti importanti per il raggiungimento del nostro obiettivo..la salvezza”.
 
Fino ad ora ha messo a segno dieci gol e ancora mancano cinque giornate alla fine del campionato. A che cifra punta?

Non ho un obiettivo specifico. L’obiettivo principale è la salvezza, quindi spero di farne di importanti per rimanere in Serie B”.
 
Nell’estate del 2007 è passato all’Albinoleffe, prelevato dall’USO Calcio, club all’epoca di serie D. E’ stato difficile inserirsi nell’undici titolare avendo davanti giocatori come Ruopolo e Cellini. Come ha vissuto quei momenti?

Sono stati momenti importanti alla mia maturazione: ho imparato molte cose e non ho mai mollato nonostante fosse difficile per un calciatore non essere protagonista in campo”.
 
Tra le tante squadre in cui ha giocato, dall’Alzano Virescit, Biellese, Palazzolo per finire con il Pavia e il Monza, quale di queste esperienze Le ha lasciato di più a livello umano e calcistico?
 
Tutte queste esperienze mi hanno dato sia qualcosa di positivo che di negativo. Se devo proprio sceglierne una dico Pavia, dove ho trovato una società splendida che somiglia un po’ all’ambiente Albinoleffe…serio ed efficiente”.

Parliamo della stagione in corso. Dando uno sguardo in generale all’andamento della stagione l’Albinoleffe avrebbe potuto fare di più oppure la posizione attuale è quella che merita?

Arrivati a questo punto la nostra posizione è quella che meritiamo. Certo, dopo la partita contro il Padova abbiamo sprecato molte occasioni per essere molto più lontani dalla zona a rischio”.
 
Da punta centrale, quale schieramento tra quelli proposti da Mister Mondonico pensa sia più congeniale per Lei? Si sente più a suo agio con un’altra punta in affiancamento oppure da unica punta assistita da esterni larghi d’attacco?

Mi trovo bene in entrambi i moduli, poi dipende un po’ anche dall’avversario”.
 
Nella rosa dell’Albinoleffe sono in molti come Lei ad essere nativi di Bergamo. Con chi di loro è più legato?

Sicuramente con Roberto Previtali: con lui ho un rapporto speciale, anche perché ci conosciamo da sempre, visto che siamo dello stesso paese”.
 
Cosa rappresenta l’Albinoleffe per Torri?

Una società seria che fa scelte ponderate e lungimiranti. Per me è stata la grande occasione per farmi conoscere ed esprimermi ad alti livelli”.
 

Per il futuro crede di chiudere la carriera all’Albinoleffe?
 
Sicuramente qui sto benissimo. Ma ora penso al presente, cioè alla salvezza. Non sono mai stato abituato a pensare troppo al futuro”.

Hai una squadra del cuore oltre l’Albinoleffe?
Sì, il Milan”.
 

E il tuo calciatore preferito?
“Marco Van Basten”.

 

Gianluca Grasso

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