La prima dell’Albinoleffe in terra bergamasca termina con una dura sconfitta dei seriani trafitti per ben tre volte dagli avversari del Livorno. Gli uomini di Mister Mondonico provano a fare male, ma non trovano spunti utili per rendersi pericolosi e si devono arrendere cosi ad Livorno non eccezionale ma sicuramente più intraprendente e cinico sottoporta.
Dopo un mesto pareggio in trasferta e una sconfitta cosi pesante in casa è facile farsi prendere dallo sconforto, sentimento che deriva però dalla prestazione della squadra più che dai risultati in sé. In questi ultimi giorni di mercato potrebbe ancora esserci qualche altro movimento in entrata (e c’è chi ci spera), un tassello che magari possa contribuire a dare una maggiore identità alla formazione allenata da Mondonico. Eppure il tecnico dei celesti ribadisce che i giocatori a disposizione hanno già una giusta compattezza di squadra: “Qualcuno ha parlato di formazione sperimentale – interviene il tecnico in sala stampa nel dopo partita – e ho sentito affermazioni riguardo il fatto che l’Albinoleffe non ha un suo modulo fisso e una sua identità. Be’ io non la vedo cosi, questa sera è mancato il giusto agonismo e non siamo riusciti a fare di più, anche per via della condizione non ottimale di alcuni giocatori”. Il tecnico continua puntualizzando un curioso aspetto che secondo lui ha penalizzato il match: ”Dovrebbero far controllare i tacchetti delle scarpe dei giocatori, ho visto troppi scivoloni!”.
Dal punto di vista tattico anche questa volta l’Albinoleffe si è presentato in attacco con il solo (troppo solo) Omar Torri, supportato dietro da Cissè e il numero 10 Bombardini. I due rifinitori dietro la punta centrale riescono tutto sommato ad avviare qualche sortita offensiva, ma tutto svanisce dal 25’ del primo tempo, quando il bomber amaranto Tavano buca Layeni da due passi. La mossa di Mondonico per la seconda frazione di gara consiste nella sostituzione di Cissè, apparso volenteroso ma fuori forma, a favore di Foglio, che subito dà una scossa alla fascia sinistra involandosi pericolosamente diverse volte. Entra poi anche Cia per Regonesi, ma il reparto avanzato dei seriani rimane sempre troppo poco incisivo considerando anche la prestazione calante di Bombardini e i troppi passaggi sbagliati. Capitan Previtali cerca di costruire e avviare il gioco della squadra mettendo ordine nella manovra, ma è lampante che l’insieme del gruppo non si esprime come dovrebbe. E’ chiaro che l’avversario si chiama Livorno, squadra da Serie A e che dopo la forte batosta della scorsa settimana (sconfitta in casa dal Sassuolo per 4-0) è venuta a Bergamo per ottenere il bottino pieno. La formazione di Pillon nonostante il risultato non è stata devastante, ma è riuscita a sfruttare delle buone azioni d’attacco e dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo per 1-0 mette sotto chiave il match al 17° con Surraco e un minuto dopo con Dionisi. Poi è bravo ad amministrare il risultato contro un Albinoleffe che proprio non ce la fa a reagire.
Sicuramente delle lacune da colmare ci sono e altrettanto evidente è l’attuale stato di forma di alcuni elementi non al top della condizione, ma siamo solo all’inizio del campionato e c’è il tempo di recuperare, correggere gli errori e apportare eventuali modifiche negli schemi al fine di rendere più fluidi i meccanismi di gioco. Prossimo banco di prova l’Ascoli del bergamasco ed ex allenatore dell’Albino Elio Gustinetti … motivazione in più per fare bene?