Bergamo Alta –President Bologna = 7-10
(1-5; 3-2; 2-1; 1-2)
Bg: Canova, Morotti, Damonte (3), Morena, Crncevic (1), Crivelli, Sessantini (1), Epis, Baldi, Cuomo, Pelizzoli (2) Rota, Regonesi. All. Pelizzoli
E’ stata fatale al Bergamo Alta la settima giornata di campionato, la quarta giocata tra le mura amiche, per perdere quell’imbattibilità casalinga che, fino a ieri, ne aveva fatto le sue fortune.
E’ innegabile (il tabellino dei parziali è più che esplicito a riguardo) che quel primo tempo, in cui sembrava fosse sceso in vasca soltanto il Bologna, sia uno dei “fattori” per spiegare la sconfitta.
Ciò nondimeno, sarebbe riduttiva un’analisi della partita soltanto in questa chiave di lettura.
Primo, perché le ultime due uscite all’Italcementi avevano sì registrato altrettante vittorie, ma entrambe in extremis, in rimonta ed al cospetto di formazioni (Arenzano e Quinto) non certo di prima fascia, fascia nella quale invece era ed è sempre più a pieno titolo inserito il President Bologna.
Secondo perché, dopo quella prima folle frazione, i nostri erano comunque riusciti lentamente a ricucire lo svantaggio, invero più grazie alla foga agonistica che ad un gioco “ritrovato”, fino a portarsi sul 6 a 7 verso fine terzo tempo e con i felsinei in evidente difficoltà per l’uscita per limite di falli del suo uomo migliore, lo slavo Bezic.
Ma, proprio quando il pubblico bergamasco sembrava pregustare l’epilogo abituale, la fortuna si è ricordata di riprendersi quanto aveva dato in precedenza, con il Bologna che pescava un paio di jolly da fuori mentre il Bergamo sbagliava le superiorità numeriche che potevano riaprire la gara.
Scherzi della sorte a parte, tutti i cattivi presagi delle precedenti uscite si sono palesati ieri sera: in difesa, dove la squadra regala ancora troppe reti “facili”, e in attacco, dove, nonostante il solito generoso agonismo, manca ancora quella “bocca da fuoco” necessaria soprattutto in fase in superiorità numerica, la cui percentuale realizzativa resta assolutamente deficitaria.
Peccato, perché la caduta della capolista RN Cagliari rappresentava una ghiotta occasione di accorciare ulteriormente sulla testa della classifica, occupata adesso dalla quella Triestina che sarà proprio il prossimo avversario cui il Bergamo renderà visita, sabato prossimo.
Occasione che non si è lasciato invece sfuggire il Bologna, ora secondo ad una sola lunghezza dai giuliani. Il President si è dimostrata una squadra solida e completa nei ruoli chiave: portiere, regista (l’ottimo Bezic) e centroboa (il veterano Giardini), con il solo difetto di una panchina un po’ “corta”.
Marcello Rota foto Marian